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Dal settembre 2016, presso la nostra Scuola dell'infanzia, è attiva la Sezione Primavera dei Pulcini, luogo protetto per i bambini dai 24 ai 36 mesi.

L'educatrice Marta  organizzerà ambiente e attività per un gruppo di massimo 15 bambini che sperimentano il vivere comunitario e l'esperienze didattiche proposte, nel rispetto della loro età e del loro sviluppo cognitivo.

 

SPECIFICITA’ DELLA SEZIONE PRIMAVERA

La Sezione Primavera è un servizio che accoglie bambini dai 24 ai 36 mesi. Pur mantenendo una propria autonomia organizzativa, si colloca come parte integrante della proposta formativa della Scuola.

La Sezione Primavera è un servizio creato per rispondere a quei bisogni educativi ed affettivi che caratterizzano la prima infanzia (24-36 mesi). L’ obiettivo iniziale è trovare una base sicura e delle figure adulte significative al di fuori della famiglia. L'osservazione, intesa come ascolto e analisi dei bisogni dei bambini, sarà il momento iniziale della progettazione, in quanto ogni attività parte dalla storia personale del bambino, dalle sue esigenze e dai suoi bisogni e perciò implica flessibilità. La relazione bambino-adulto costituirà un sistema interattivo aperto, capace di costruire e condividere regole e modelli di comportamento. Di fondamentale importanza è l’educazione all’ascolto sia da parte dell’insegnante che del bambino:

• per osservare e capire ciò che si comunica;


• per stabilire un ritmo nel rapporto con il bambino che offra spazi di espressione spontanea.

La proposta viene comunicata attraverso la semplicità dei gesti quotidiani dell’adulto perché egli è colui che ama, perdona, soccorre e sostiene, è disponibile ed è colui che condivide la passione per la vita. Riteniamo che questo si comunichi attraverso l’esperienza: l’adulto fa sperimentare ciò che dice dentro un ordine di tempo e di spazio.

Verranno individuati attraverso la programmazione annuale gli obiettivi graduali, costantemente verificati e rispettosi dei bisogni dei bambini.

Lo sviluppo della personalità del bambino in questa fascia di età è essenzialmente sensoriale e motoria. Attraverso i sensi il bambino conosce la realtà, impara a reagire con i gesti, con dei movimenti e con il tempo impara a collegare uno stimolo visivo a un desiderio. La prima realtà che incontra è se stesso, poi i genitori e i fratelli. Tutto il giorno è “impegnato” a muoversi, a toccare, a vedere, a udire ecc., perché ha bisogno di acquisire familiarità con cose e persone. Lo sviluppo senso-motorio avviene interessando tutta la persona del bambino (intelligenza e affezione).

La conoscenza dà inizio anche all’atteggiamento di dipendenza che domina la curiosità del bambino. Dipendenza e conoscenza, stupore e bellezza sono i fattori che, per rimanere nella loro posizione originale, hanno bisogno di essere continuamente destati dagli adulti.

 

GRUPPO CLASSE 


La sezione Primavera ha una capienza di n°15 bambini con in organico 2 educatrice a tempo pieno ed una part time che completa il suo orario nella Scuola dell’Infanzia, una cuoca ed una ausiliaria in comune con la Scuola dell’Infanzia. La sezione Primavera offre il servizio su 5 giorni settimanali dalle ore 9.00 fino alle ore 15.45, garantendo i servizi a richiesta di pre-orario dalle ore 7.30 e di post-orario fino alle ore 18.00. L’organizzazione oraria delle educatrici garantisce l’accoglienza e il ricongiungimento con la famiglia da parte delle figure di riferimento. Il contratto di lavoro dell’educatrice a tempo pieno prevede un orario settimanale di 35h, che all’interno del servizio viene suddiviso in tempo di attività educative dirette con i bambini e tempo per attività connesse alla funzione docente (colloqui, formazione, feste, documentazione, collegi docenti, etc.)

 

SPAZI E AMBIENTE

La Sezione Primavera vive una specificità di luoghi, strutturati secondo criteri funzionali all' età dei bambini (24-36 mesi). L’organizzazione dei diversi ambienti diventa parte fondamentale della proposta pedagogica, prevedendo modalità che stimolano esperienze utili alla crescita dei bambini. La struttura degli ambienti è pensata per soddisfare i bisogni di sicurezza e di affettività, ma anche di autonomia, di esplorazione e di socializzazione.

L’angolo dell'accoglienza con appendiabiti personalizzati e una piccola area morbida (divano e poltroncine), prepara i bambini all’ingresso a Scuola e regala alla relazione con il genitore un momento privato in cui salutarsi. Esso inoltre diventa luogo di scambio di informazioni tra insegnanti e genitori, per una relazione educativa significativa.

Lo spazio gioco, attiguo alla classe dedicata, è polivalente: verrà utilizzato per le esperienze di gioco euristico, motorio e per le attività di manipolazione e sperimentazione che necessitano di ampio spazio (es. gioco con la besciamella, con il pomodoro, pittura con il corpo, etc.). Ci sarà anche la possibilità di utilizzare, in alternanza con la Scuola dell’Infanzia, l’atelier creativo, il laboratorio di cucina e lo spazio musicale per la realizzazione di attività specifiche con o senza specialisti. Gli ambienti dedicati ai laboratori sono arredati con sedie e tavoli per le attività, attrezzi e materiali specifici. Le pareti vengono allestite per l’esposizione delle realizzazioni dei bambini, favorendo quindi la riflessione sulle competenze acquisite (documentazione), lo scambio e la condivisione.

In particolare, saranno proposti:

-        Il cestino delle stoffe: pezzi di tessuto di vario genere (tulle, panno, pelliccia, etc.) che il bambino può toccare e utilizzare per nascondersi e fare il gioco del cucù

-        Il cestino con i pacchetti stereognostici: sacchetti in stoffa di piccole dimensioni, chiusi, con all’interno oggetti differenti (palline di legno, monete, cotone, carta delle uova di pasqua, etc) con cui il bambino può scoprire sensazioni diverse attraverso il tatto. Una piccola variante è data dal riempire questi sacchetti con materiali olfattivi (menta, rosmarino, timo, lavanda, etc.) per dare al bambino la possibilità di imparare ad utilizzare anche l’olfatto

-        Il gioco euristico che consiste nel presentare ai bambini, in una stanza accuratamente preparata, un insieme di oggetti di uso comune in grande quantità e una serie di barattoli di latta di varie dimensioni, lasciando loro ampia libertà nell’uso degli oggetti stessi: i bambini saranno liberi di svuotare, riempire i vari contenitori, incastrare un oggetto con l’altro, posare o accatastare materiale e barattoli. L’adulto ha un ruolo di “regia” per facilitare il gioco, senza però dare suggerimenti, lodare o esortare i bambini ad un certo uso del materiale, solo così saranno liberi di fare e di esplorare le loro capacità di movimento e creatività, fattori centrali dell’attività del bambino dall’anno e mezzo di vita in poi. A quest’età infatti il bambino vuole essere sempre in movimento, sperimentare tutto ciò che riesce a fare con  il suo corpo e scoprire come gli oggetti si comportano nello spazio a seconda di come vengono maneggiati; il gioco euristico stimola e appaga proprio questi bisogni ed è una proposta di scoperta e conquista delle proprie capacità.

-        L’attività di manipolazione con la pasta di sale, la besciamella, la pasta per la pizza o la schiuma da barba, materiali che possono essere toccati, schiacciati, arrotolati, staccati, spalmati, permette di far sperimentare anche “cose che sporcano”, apprezzandone il divertimento nel maneggiarli.

-        L’attività del travaso, fatta utilizzando materiali diversi (pasta grossa, chicchi di caffè, farina gialla, lenticchie, etc), permette ai bambini di sentire le diverse sensazioni date dall’averli tra le mani e, a volte, in bocca, usando anche diversi attrezzi, quali colini, bottigliette, cucchiai e imbuti.

La sezione può essere intesa come un micro ambiente (parte del più vasto ambiente-scuola) all’interno del quale il bambino vive relazioni significative con i compagni e con le insegnanti. Esso quindi è un luogo di vita vissuta e pertanto deve essere strutturato in modo da permettere sia l’azione di cura che lo sviluppo e la soddisfazione dei bisogni (intesi sia in senso primario che come percezione di un qualcosa che manca) dei bambini. Pertanto, nella fase di strutturazione della stessa, abbiamo scelto di integrare la necessità pratica di contenimento del gruppo classe al desiderio di permettere ai bambini di scegliere spazi-gioco ben definiti e separati l’uno dall’altro, in modo da divenire dei micro mondi all’interno dei quali far esprimere la propria fantasia.

Con l’utilizzo di complementi di arredo (mobili, scaffali), tavoli e tappeti sono stati definiti i seguenti spazi:

Angolo del relax e dei momenti di gruppo: caratterizzato dalla presenza di un grande tappeto morbido e della “tenda delle fate” arricchita con piccole campanelle e conchiglie;

Angolo della lettura: caratterizzato da due sedie a dondolo ed una piccola libreria dalla quale scegliere le letture preferite;

Angolo per attività di manipolazione: dotato in alternanza di pasta di sale, materiali naturali commestibili, pongo fatto in casa e relativi utensili;

Angolo del taglio: un semplice banco dotato di contenitori con listarelle di carta o immagini da ritagliare e conservare;

Angolo dell’incollo: un semplice banco contenitori di materiali naturali e cola liquida da spalmare con il pennello;

Angolo delle attività a tavolino: è delimitato da un mobile con scaffali ricco di attività di incastro e infilo e da un tavolo con sedie;

Angolo del gioco simbolico (casetta): caratterizzato da una piccola cucina e relativi utensili (forniti dall’insegnante in quantità ridotta), culla per le bambole con relativi abitini e necessario per l’igiene (pannolino, crema e guanto), tavolo e sedie;

Angolo dei travestimenti: dotato di specchio;

Angolo per il gioco a terra (macchinine, trenino e costruzioni): fornito di un tappeto, di una ferrovia in legno da assemblare, una scatola di animali e un cesto delle costruzioni;

Angolo per attività espressive non verbali (disegno): posizionato in un angolo raccolto con la possibilità di appendere le proprie creazioni a mollette attaccate alla parete;

All’interno della sezione vi sono anche due porta oggetti nei quali i bambini possono riporre i loro ciucci e i loro tovaglioli; inoltre, sono presenti due scatole per riporre i propri giochi portati da casa e i fazzoletti di carta così da averli sempre a portata di mano in caso di bisogno.

Su di uno scaffale è infine presente un vassoio con bicchieri e bottiglia d’acqua che i bambini impereranno ad utilizzare in autonomia.

Gli effetti personali sono invece riposti negli armadietti posti all’esterno della classe, contrassegnati con nome e foto di ogni bambino, così da facilitarne l’iniziale individuazione, così come sull’appendino per gli asciugamani in bagno e sulle proprie scatole personali dove vengono riposti i pannolini.

Per il momento della nanna cuscini, lenzuola, coperte e lettini sono stati contrassegnati con il nome di ogni bambino: è importante infatti che la posizione di questi ultimi all’interno della stanza non venga mai modificata, oltre che per motivi igienici, anche per facilitare l’interiorizzazione della routine e rafforzare il sentimento di appartenenza.

Il bagno è appositamente dotato di spazio per il cambio, fasciatoi, water e vasini per l'avvio al controllo sfinterico e lavandini ad altezza di bambino. PROP

Le scelte della disposizione degli spazi della sezione Primavera sono un tentativo fondamentale per rispondere al meglio alle esigenze dei bambini e sollecitare lo sviluppo graduale dell’autonomia (come igiene personale, come riconoscimento e cura della proprie ed altrui cose, come capacità di muoversi ed orientarsi all’interno degli spazi, come capacità di gestire un gioco strutturato anche senza la sollecitazione di un adulto). 
L’autonomia nell’igiene personale è passaggio molto importante ed avviene grazie alla relazione. Essa infatti passa dapprima come “cura” dell’adulto nei confronti del bambino al quale viene tolto il disagio dell’autonomia non ancora maturata. Questa attenzione è la prima forma di educazione nella quale si comunica un amore alla sua persona. E’ di questo amore che il bambino vive, si apre alla realtà, si scopre in relazione – oltre che con sé – anche con gli altri. In questo periodo nascono le prime parole e i primi atteggiamenti che sono espressione di gratitudine per chi si prende cura di lui.

 

PUNTI SPECIFICI DI RIGUARDO

Conoscenza e accoglienza


La prima conoscenza con il bambino è un momento delicato della sua vita, gli viene chiesto di elaborare il distacco dai genitori, imparare a conoscere nuove persone ed ambienti, acquisire nuovi ritmi ed abitudini. Diviene necessario offrire ad ogni singolo bambino un’organizzazione del tempo di permanenza nella sezione Primavera rispettoso ed adeguato alle esigenze emotive di questo periodo particolare; in questo, Scuola e famiglia devono collaborare nella disponibilità di tempi, organizzazioni e pazienza.
Le modalità di ambientamento sono finalizzate a conseguire i seguenti obiettivi: 


-  offrire fiducia dei genitori, aiutandoli a conoscere il contesto offerto e a rielaborare i propri sentimenti 


-  promuovere una serena separazione tra bambino e genitori; 


-  favorire la relazione tra bambino e le persone di riferimento; 


-  favorire la conoscenza del nuovo ambiente; 


-  favorire la conoscenza e accettazione di altri bambini.


Le modalità di ambientamento nella Sezione Primavera prevedono: 


-  un’assemblea iniziale (di sezione) 


-  il colloquio individuale genitori/educatrici di sezione 


-  l’accoglienza dei bambini, organizzata a piccoli gruppi e con la compresenza dei genitori 


- un tempo trascorso a scuola in graduale aumento


- il momento del riposo, se necessario per esigenze familiari, viene concordato solo dopo aver 
consolidato il momento del pranzo.


Dopo il primo approccio, che avviene ad inizio anno e che vive di un’intensità particolare, occorre anche che l’accoglienza quotidiana viva di rituali, attenzioni, luoghi e relazioni non scontate, al contrario sempre rinnovate nel far percepire al bambino la certezza di un luogo che lo attende e che sa rispondere alla sua esigenza di bene.

Personalizzazione ed integrazione


Coerentemente con i principi educativi enunciati e in corrispondenza con i bisogni educativi emergenti, all’interno del servizio si segue una proposta educativa personalizzata, cioè che segua l’interesse e il passo di crescita di ogni singolo bambino e che veda nella relazione con la famiglia il primo punto di attenzione. In conseguenza a ciò vi è massima apertura all’accoglienza di bambini in difficoltà o a richieste di frequenza da parte di famiglie straniere. La sezione Primavera opera nell’ambito più ampio della scuola dell’infanzia e, in coerenza con questa, rispetta gli “Accordi di programma territoriali per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili”.

La cura alla persona


Nel periodo tra i 24 e i 36 mesi è evidente quanto di educativo passi attraverso la cura che si dedica al corpo del bambino. L’essere preso in braccio, l’essere cambiato, lavato, asciugato, l’essere aiutato a mettersi nel lettino, ad addormentarsi, a salire sopra ad un gioco, a mangiare, a bere, sono pochi degli innumerevoli gesti che divengono parte della relazione educativa e fondamentali per la crescita dell’identità personale, per la serenità che occorre vivere per acquisire apprendimenti specifici, significati di gesti e parole.  

Progetti di continuità con la Scuola dell’Infanzia


La sezione Primavera vive una costante continuità con la scuola dell’infanzia, continuità che si esprime attraverso la quotidiana condivisione di luoghi, la familiarità vissuta tra i bambini e gli adulti e che si realizza via via nel corso dell’anno scolastico. Questa continuità (o meglio unità nel sostenere le ragioni di un fare scuola) si costituisce nel lavoro collegiale all’interno del quale si condividono: le finalità del servizio, la corresponsabilità educativa proposta alle famiglie, gli eventi comuni tra bambini e genitori e i momenti educativi-didattici comuni che si desiderano realizzare. Tale lavoro collegiale viene svolto sistematicamente nell’anno educativo senza essere in contraddizione con la specifica proposta educativo-didattica ed organizzativa della sezione Primavera. I momenti di restituzione ai genitori delle diverse proposte, talvolta comuni alle altre sezioni, sono occasione per una continuità vissuta all’interno della scuola.
Nei mesi di chiusura dell’anno educativo si prevedono precise occasioni di attività che vedono collaborare i bambini più piccoli con quelli più grandi.